9 gennaio 2013

credenze

Conforto.
Una tendenza all'abitudine quasi morbosa.
Questa è l'ambizione relazionale alla base dell'amore, dunque?

L'ardore, la passione misti al desiderio di possessione possono insieme definire l'"amore"?

Comincio a considerarlo una sorta di culto.
Chi ci crede, chi l'ha visto, chi sostiene la sua inesistenza...

Ma, mi domando, nel momento in cui non si ha una definizione universale del concetto, come è possibile indicare questo "comportamento" o "sentimento" o quel che sia?

Trovo paradossale il cercare di raggiungere uno status indefinito.
E non è disillusione o pessimismo, né questione di opinare o essere troppo razionale, come molti ipotizzano.

Probabilmente è questione di ignoranza.
Probabilmente converrebbe essere agnostici al riguardo.

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