18 luglio 2013

progresso

La ricerca continua di attenzioni nonché l'ostentazione e/o l'attaccamento ossessivo come obiettivo errato del proprio subconscio, è il prodotto di un problema psicologico (o a livello emotivo)?

Trovare poi assenso nella controparte, comporta l'incomprensione del problema come esso stesso?

Qual'è dunque il giusto comportamento da tenere a fronte di situazioni tali?
Ma più che altro, esiste la possibilità di riuscire a comprendere l'erroneità di questa condotta?