31 gennaio 2013

novabbèmadavero?

Giuro, non sopporto l'ignoranza.

Ma forse ancora di più quella che ti spinge a restarvi dentro.
Quella che ti incatena.
Che ti porta a pensare che non ci sia altro da sapere.
Che ti fa credere che le cose di cui non conosci il funzionamento, siano inutilità per chi ha tempo da perdere.

Che ti fa sembrare gli altri una massa di sofisti.

Soprattutto la mia.

17 gennaio 2013

Sale

Non ci sono decisioni giuste o sbagliate.
Ci sono sono scelte.

Scelte che ti portano in un punto, altre che ti portano altrove.

Si possono fare infiniti ragionamenti per capire dove poter arrivare con queste opzioni, ma mai su esse stesse.

È sempre la conseguenza che conta.

9 gennaio 2013

credenze

Conforto.
Una tendenza all'abitudine quasi morbosa.
Questa è l'ambizione relazionale alla base dell'amore, dunque?

L'ardore, la passione misti al desiderio di possessione possono insieme definire l'"amore"?

Comincio a considerarlo una sorta di culto.
Chi ci crede, chi l'ha visto, chi sostiene la sua inesistenza...

Ma, mi domando, nel momento in cui non si ha una definizione universale del concetto, come è possibile indicare questo "comportamento" o "sentimento" o quel che sia?

Trovo paradossale il cercare di raggiungere uno status indefinito.
E non è disillusione o pessimismo, né questione di opinare o essere troppo razionale, come molti ipotizzano.

Probabilmente è questione di ignoranza.
Probabilmente converrebbe essere agnostici al riguardo.