25 ottobre 2012

determinazione

Chiedere aiuto a qualcuno pesa.
Pesa estremamente.

Si cerca quindi, in tutti i modi, di raggiungere una, seppur parziale, autonomia.
Impiegando il doppio del tempo, il doppio della fatica.
Orgoglio.

Questa matrice radicalmente individualista molto disprezzata dalla massa, non è di facile disfatta, specialmente in mancanza di un valido motivo per farlo.

Può capitare di accantonarla temporaneamente per una debolezza.
Quando tornerà a farsi avanti, però, sarà più insistente di prima.

19 ottobre 2012

deduzioni

Pecco un po' di presunzione.
Neanche poca.

Soprattutto nel fare certe considerazioni, che dire approssimative è riduttivo e, tanto meno, indicativo.

Limitate forse.

Circoscritte in un campo fin troppo suppositivo.
Suppositivo pessimisticamente, oltretutto.

Bisognerebbe anche capire se si tratta di un'affermazione riferita ad un caso specifico.
Ma in tal caso è comunque sbagliato porla genericamente.

16 ottobre 2012

fraintendimento

Mi divertono quegli irrisori tentativi di provocazione.
In particolar modo quando il mittente travisa completamente la personalità del destinatario.

A quel punto, quell'aria di sfida, fa nascere in te un po' di commiserazione nei suoi confronti.
Forse anche per l'ostinazione con cui brama sottolineare la sua superiorità, interpretando la tua totale non curanza come una tattica per sviarlo.

Per quanto tu possa fregartene, lui penserà di aver raggiunto il suo obiettivo.

Quindi, in definitiva, vince lui.

1 ottobre 2012

vista

Comprendere il motivo alla base dei comportamenti altrui, mi è ostico.

Soprattutto, ovviamente, se non rientra nei miei canoni.
Soprattutto, ovviamente, se la domanda sulla motivazione è irrisolta.

Se non c'è uno scopo, è dunque da considerare futile?
E questa vanità è considerata massivamente in modo oggetivo?
Se così fosse, perché si agisce lo stesso?

Cosa producono azioni fini a sé stesse?

Non riesco a capire.