Non è questione di perdonare, né di dimenticare.
Non è questione di fidarsi, né di credere.
Non è questione di pensare, né di capire.
Non è niente.
16 febbraio 2010
2 febbraio 2010
L'attico
«Secondo me, in origine il cervello umano è come un attico vuoto che uno deve riempire con i mobili che preferisce.
Uno sciocco assimila ogni sorta di ciarpame gli viene a tiro, così che le nozioni che potrebbero essergli utili vengono spinte fuori o, nella migliore delle ipotesi, accatastate alla rinfusa insieme con un’infinità di altre cose, di modo che ha difficoltà a ritrovarle.
Un operaio abile, invece, sta molto attento a ciò che immagazzina nel suo attico-cervello.
Non vi metterà altro che gli strumenti che possono aiutarlo nel suo lavoro, ma di questi strumenti ne ha un vasto assortimento, e tutti in perfetto ordine.
È sbagliato pensare che quella piccola stanza abbia pareti elastiche che possono allargarsi a piacimento.
Creda a me, viene sempre un giorno in cui ogni nozione in più gliene fa dimenticare un’altra che aveva prima.
È estremamente importante, dunque, che le nozioni inutili non estromettano quelle utili»
Uno sciocco assimila ogni sorta di ciarpame gli viene a tiro, così che le nozioni che potrebbero essergli utili vengono spinte fuori o, nella migliore delle ipotesi, accatastate alla rinfusa insieme con un’infinità di altre cose, di modo che ha difficoltà a ritrovarle.
Un operaio abile, invece, sta molto attento a ciò che immagazzina nel suo attico-cervello.
Non vi metterà altro che gli strumenti che possono aiutarlo nel suo lavoro, ma di questi strumenti ne ha un vasto assortimento, e tutti in perfetto ordine.
È sbagliato pensare che quella piccola stanza abbia pareti elastiche che possono allargarsi a piacimento.
Creda a me, viene sempre un giorno in cui ogni nozione in più gliene fa dimenticare un’altra che aveva prima.
È estremamente importante, dunque, che le nozioni inutili non estromettano quelle utili»
- S.H. -
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